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Comunicato Stampa - 12 novembre 2019

Promemoria_Auschwitz

Il viaggio della memoria di Deina


L'associazione Deina organizza il progetto Promemoria_Auschwitz, insieme ad Arci e a numerosi enti di tante regioni italiane (fra cui comuni, regioni, università, istituti storici), un viaggio della memoria in treno che ha coinvolto in questi anni oltre 16.000 giovani tra i 17 e i 25 anni, e che nel 2019 è risultato fra i cinque premiati dall'Unione Europea all'interno del Premio Spinelli per i migliori progetti giovanili e ha goduto del patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati e del sostegno e/o patrocinio di oltre 50 tra province e comuni.


Il 27 gennaio partirà dalla stazione del Brennero il primo dei tre treni che quest’anno porteranno oltre 2.400 partecipanti provenienti da 9 regioni d’Italia in visita all’ex lager di Auschwitz-Birkenau. Tra questi partiranno anche i due partecipanti di Predappio, grazie al contributo di Anpi e GenerAzione in Comune. “Promemoria_Auschwitz è un progetto”, per dirlo con le parole di uno dei nostri volontari che accompagnano i partecipanti in viaggio, Dario: “che fa incontrare e apre spazi di cittadinanza significativi in un momento in cui in un paese come l’Italia questi spazi si stanno sgretolando.”


Viaggiamo non soltanto verso Auschwitz e Birkenau, ma ovunque la nostra Europa sia stata segnata dagli eventi cruciali della storia del Novecento” - spiega Cristina Lentini, Presidente dell’associazione Deina - “Il nostro sguardo è quello di chi prova a cogliere in questa grande storia europea le scelte dei singoli. Proviamo a stare accanto alle donne e gli uomini nel loro tempo, quindi a partire da riflessioni sul passato che possano arrivare a illuminare le zone d’ombra del nostro presente.


Vorremmo ringraziare di cuore tutti coloro che in questi giorni stanno manifestando la loro solidarietà e che hanno scelto di sostenere il progetto, i fondi raccolti serviranno ad abbassare le quote dei giovani che il prossimo anno vorranno perdere parte a questo percorso.


Di seguito due articoli che ci raccontano, con le parole di chi ha preso parte al progetto, in anni lontani dalle polemiche di questo presente inquieto, che ci conferma come sia ancora quantomai importante continuare a parlare di antifascismo oggi:

Parlare di antifascismo è tuttora attualissimo, ma non come una prerogativa di una fazione politica ma come una cosa che dovrebbe essere insita in qualunque persona voglia vivere in una società libera e democratica.” Alberto, volontario Deina.



Le parole dei nostri volontari

Deina è un luogo che presidia la parola, quindi sostanzialmente il motivo per cui mi sono trovata a viaggiare e per il quale mi propongo anche di fare da garante di nuove possibilità di viaggio è legato alla volontà di difendere la parola e con questo di difendere il dibattito. A chi rivolge la domanda, Ma siete un po’ di parte? Mi verrebbe da rispondere che finché la parola viene posta al centro e il dibattito viene posto come il vero fulcro da proteggere, alla fin fine non c’è veramente esclusione di nessuno, ma è prettamente un luogo di incontro.

Samanta, Trento, volontaria Deina


Promemoria_Auschwitz è ripercorrere, le fasi e le svolte che hanno portato ai campi di sterminio. Cerchiamo di educare i ragazzi alla complessità, a non vedere la storia bianca e nera, ma a coglierne e comprederne le sfumature. Definire questo approccio di parte sembra assurdo perché di base vorrebbe dire considerare il nazifascismo come un'alternativa legittima. Nel 2019 ovviamente quando parliamo di fascismo noi non intendiamo il balilla e la camicia nera, ma tutta quella serie di pratiche di prepotenza, di prevaricazione e di razzismo che vediamo tutt’oggi tornare nelle strade d’Europa. E quindi in quest’ottica parlare di antifascismo è tuttora attualissimo, ma non come una prerogativa di una fazione politica ma come una cosa che dovrebbe essere insita in qualunque persona voglia vivere in una società libera e democratica.

Alberto, volontario Deina (Trieste)


A chi dice che il progetto è di parte rispondo, Sì, è di parte, nel senso che come Deina stiamo dalla parte delle ragazze e dei ragazzi che vogliono partecipare a questo progetto e che vogliono aumentare la conoscenza della nostra storia, che è una storia importante ed è una storia che vale la pena raccontare.

Dario, volontario Deina (Torino)


L’esperienza di Promemoria_Auschwitz mi ha segnata e dato moltissimo. Io credo che chiunque se la sente debba andare in quel luogo, in quanto aldilà di possibili differenze e divergenze politiche racchiude un periodo della storia scabroso che purtroppo indirettamente e direttamente ci coinvolge, quindi è giusto che ci confrontiamo con questo posto. Credo che la ricchezza del viaggio, del progetto, sta proprio nella possibilità di confrontarci con tante persone.

Rebecca, volontaria Deina (Bologna)


Attraverso il viaggio Promemoria_Auschwitz ho capito che non è un percorso unidirezionale anzi, ti permette attraverso il confronto e il dialogo di tornare in tante direzioni, che significa mettersi in gioco e aprire gli occhi nel mondo quotidiano che noi viviamo oggi.

Federica, volontaria Deina (Forlì)



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