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Per una ecologia del fascismo

Giovedì 10 dicembre alle 18:00 parleremo del legame fra ecologia e fascismo e dei nessi fra storia e natura con lo storico ambientale Marco Armiero, in diretta sulla pagina Facebook di Deina Torino.



Sul versante ovest del monte Giano, in Abruzzo, più di 20.000 pini formano una scritta DVX lunga otto ettari. Se il cielo è terso e la cima è innevata, la si può vedere fin da Roma.

La propaganda fascista non si è limitata a esprimersi attraverso cinema, scuole, adunate e manifesti. Il fascismo ha fatto parlare per lui montagne, colline, fiumi, paludi, foreste, parchi nazionali. A una fascistizzazione degli uomini e delle menti si è aggiunta così una fascistizzazione della natura e dei paesaggi. Storia e natura si sono intrecciate.

Chi è Marco Armiero? Storico dell'ambiente, direttore dell'Environmental Humanities Lab del Royal Institute of Technology a Stoccolma e presidente della European Society for Environmental History.

Nel 2013 ha pubblicato, per Einaudi, "Le montagne della patria. Natura e nazione nella storia d'Italia. Secoli XIX e XX".

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